La Fille du Régiment
Lu | Ma | Me | Gi | Ve | Sa | Do |
Durata: 2 ore e 35 minuti circa incluso intervallo
Opéra comique in due atti
Libretto di Jean-François-Alfred Bayard e Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Ricostruzione del Gran Teatre del Liceu di Barcellona, da una coproduzione originale del Metropolitan Opera di New York, Royal Opera House, Covent Garden di Londra e Wiener Staatsoper
Juan Diego Flórez si riappropria dei panni – e dei nove do – di Tonio, una delle parti che lo hanno reso celebre. Proprio con l’acrobatica aria “Ah mes amis” nel 2007 il tenore peruviano aveva infranto tra le ovazioni il divieto toscaniniano ai bis alla Scala: oggi torna in scena nell’apprezzatissimo, spettacolo creato da Laurent Pelly per la Royal Opera House Covent Garden che abbandona le valli tirolesi minacciate dalle truppe del Bonaparte per ambientare gli amori della vivandiera Marie nelle trincee della prima guerra mondiale. Un classico divertente e poetico che si avvale in buca di uno specialista del belcanto come Evelino Pidò.
Trama
Atto I
Il primo atto si apre in Tirolo (in Svizzera nella versione italiana dell'opera). La marchesa di Berckenfield, in viaggio, osserva in un paese di montagna da lontano giungere i nemici francesi. Al villaggio giunge il sergente Sulpice del 21º reggimento francese, con la vivandiera Marie, allevata dai soldati francesi, diventata una vera soldatessa. Marie rivela a Sulpice di essere innamorata di Tonio, un tirolese, mentre i soldati francesi portano con sé proprio Tonio prigioniero. Viene liberato da Marie che afferma che il ragazzo le ha salvato la vita. Intanto la marchesa, accompagnata dal fido Hortensius, si avvicina a Sulpice per chiedergli di poter tornare al suo castello. Sulpice, improvvisamente, riconosce la donna come moglie del defunto capitano Robert, padre di Marie. Tonio, nel frattempo si è arruolato nell'esercito per poter avvicinare Marie (Ah, mes amis, quel jour de fête!/ Amici miei, che lieto giorno, la susseguente cabaletta, Pour mon âme/ Qual destin è la famosa aria "dei nove do di petto", in quanto la ripresa prevede in effetti quattro doppie puntature al do4 seguite da nota coronata nella cadenza conclusiva). Marie, però deve seguire la madre marchesa.
Atto II
Nel secondo atto, nel castello della marchesa, Marie è destinata, suo malgrado, in moglie al figlio della duchessa di Krakenthorp. Tuttavia Marie ha malinconia del reggimento. Invece di cantare arie sentimentali accompagnata dal clavicembalo continua a cantare inni militari. Marie si ribella e si unisce di nuovo a Sulpice, ferito e ospitato nel castello, e rievoca i bei momenti in cui era al reggimento e quando ha conosciuto Tonio, che sente cantare da fuori del castello. I due si riuniscono e la marchesa, pur avendo promesso in sposa la figlia ad un altro, acconsente a farle sposare Tonio, pur di vederla felice.
Programma e cast
Direttore EVELINO PIDO'
Regia e costumi LAURENT PELLY
ripresa da HANS CHRISTIAN RÄTH
Scene CHANTAL THOMAS
Luci JOËL ADAM
Coreografia LAURA SCOZZI
Dialoghi AGATHE MÉLINAND
Marie - Julie Fuchs
Tonio - Juan Diego Flórez
Sulpice - Pietro Spagnoli
La Marquise de Berkenfield - Géraldine Chauvet
Hortensius - Pierre Doyen
La Duchesse de Crakentorp - Barbara Frittoli
Teatro alla Scala Pacchetti Turistici
Il Teatro alla Scala di Milano (citato spesso semplicemente come la Scala) è uno dei teatri più famosi al mondo: da oltre duecento anni ospita artisti internazionalmente riconosciuti ed è stato committente di opere tuttora presenti nei cartelloni dei teatri lirici di tutto il mondo. È situato nell'omonima piazza, affiancato dal Casino Ricordi, oggi sede del Museo teatrale alla Scala.
Il teatro prende nome dalla Chiesa di Santa Maria alla Scala, a sua volta così intitolata in onore della committente Regina della Scala. La chiesa fu demolita alla fine del XVIII secolo per far posto al teatro (“Nuovo Regio Ducal Teatro alla Scala”), inaugurato il 3 agosto 1778 con L'Europa riconosciuta, dramma per musica composto per l'occasione da Antonio Salieri.
A partire dall'anno di fondazione è sede dell'omonimo coro, dell'orchestra e del corpo di Ballo, dal 1982 anche della Filarmonica.